IL DESERTO DELLA TUNISIA
Se come me siete amanti del deserto, dei colori caldi e degli spazi infiniti, vi consiglio di chiudere lo zaino e partire con me alla scoperta del Deserto sud Sahariano della Tunisia.
Ho trascorso 7 giorni nella parte più a sud del Sahara Tunisino, per conoscere le zone più remote della cultura berbera, attraversando dune di sabbia, distese di sale ed esplorando villaggi abbandonati oggi divenuti una patrimonio artistico.
Cercherò di farvi rivivere i momenti più significativi di questo viaggio di gruppo e vi fornirò tutte le informazioni relative all’organizzazione di questo viaggio nel deserto della Tunisia. Questo è un racconto di viaggio che ho effettuato come Tour leader per Avventure nel Mondo.
Cliccate qui per una piccola anteprima di ciò che troverete in questo racconto
Come raggiungere il deserto della Tunisia dall’Italia
Gli aeroporti della Tunisia più importanti a livello turistico sono a Tunisi e Djerba. Da Roma e Milano abbiamo volato fino a Tunisi e da con un volo interno, abbiamo raggiunto Djerba che è il punto a sud più vicino per raggiungere la parte di deserto della Tunisia che a noi interessava.
Arrivati nell’isola di Djerba è possibile raggiungere la terra ferma con un traghetto (ne parte uno ogni 5 minuti) che impiega solo 20 minuti oppure via terra, con una strada chiamata antica costruita dai romani che collega tutt’ora Djerba al continente tunisino.
Quali mezzi usare per visitare il deserto della Tunisia
Ci siamo avventurati nel Sud Sahara Tunisino in fuoristrada 4×4 con autista-meccanico. Sconsiglio di la guida autonoma in quanto, molti tratti è impossibile orientarsi anche con delle tracce GPX. Inoltre nel pieno deserto non c’è campo e in caso di gusti alla macchina è difficile reperire un soccorso.
Norme per l’ingresso in Tunisia
Per quanto riguarda le norme Covid-1 per entrare ed uscire dalla Tunisia, vi rimando al sito della Farnesina Viaggiare Sicuri.
Per entrare occorre il passaporto oppure, per noi Italiani, anche solo la carta d’identità valida per l’espatrio; in quest’ultimo caso però, dovrete mostrare di avere una prenotazione di albergo effettuata per almeno la prima notte.
Il periodo migliore per visitare la Tunisia e il suo deserto
La Tunisia può essere visitata in ogni stagione. Specificatamente per la zona del Sahara i mesi che vanno da novembre a Maggio sono i migliori, grazie al loro clima mite e temperato. La notte il clima è piacevole ma tra Dicembre e Febbraio potrebbero esserci delle notti molto fredde … basta un sacco a pelo adeguato e passa la paura (o il freddo!). Se invece intendete effettuare una vacanza al mare, anche l’estate è un buon periodo.
Dove dormire nella zona del deserto Tunisino
Ho scelto di alloggiare in ostelli e alberghetti, alcuni dei quali con bagno in comune. Non avrete problemi a trovare disponibilità, pulizia e un buon prezzo. Tenete in considerazione però che sono tute strutture in pieno deserto che sostengono dei costi alti per avere acqua, corrente, riscaldamento e trasporto del cibo.
Mediamente si spendono dai 30 ai 65 dinari tunisini nelle grandi città, ovvero dai 10 ai 20€ a persona per notte con colazione inclusa. Per la notte nel deserto ci sono diversi campi berberi tendati che offrono il pernottamento con abbondante cena tipica e colazione per 70-90 dinari a persona, ovvero 20 – 30€ . Alcune case-granai troglodite in pieno Sahara, sono stati riqualificati e adibiti a luoghi di accoglienza. Ad esempio io ho dormito a Douiret in un antico granaio gestito da un’associazione di donne berbere. Solitamente la cena è squisita e i luoghi in cui si dorme sono molto accoglienti e suggestivi. Il prezzo per la notte, cena e colazione è di circa 60-70 dinari tunisini, 20-22€.
- Djerba: Hotel Erriad – 10 Rue Muhammed Ferjani, Houmt Souk, Isola di Gerba, Tunisia 10€ colazione inclusa. Si wi-fi.
- Tunisi: Hostel Dar-Ya – 6 impasse del la Carrière, Rue de la Carrière – Medina, Tunisi 18€ colazione inclusa- Si wi-fi.
- Ghilane: Campo tendato Zmela – www.campment-zmela.com 20€ a persona in tenda doppia o tripla con cena e colazione inclusa. Naturalmente no wi-fi.
- Douiret: casa Troglodita – associazione ASNAPED. Una casa troglodita ristrutturata, gestita da una cooperativa di donne: le camere sono essenziali ma i letti sono puliti e comodi, i bagni sono comuni, separati uomini e donne, acqua bollente, puliti. 23€ cena e colazione inclusa. Si wi-fi.
- Douz: Hostel 20 Mars (gestito da due simpatici fratelli del Mali) – Rue du 20-Mars 4260 Douz €17 colazione inclusa. Si wi-fi.
- Touzer: Hotel Elarich – zone Touristique, 2200 Tozeur 20€ colazione inclusa. Si wi-fi.
7 giorni nel deserto del Sud Sahara Tunisino
– cosa fare e cosa vedere – il deserto della tunisia

dal sito di Avventure nel Mondo
Pertendo da Djerba è bene compiere un giro ad anello in senso orario da sud verso nord:
- Djerba -Tataouine
- Tataouine – Tamezret
- Tamezret – Douz
- Douz – Tozeur (giro dal sud)
- Tozeur – Douz
- Douz ritorno a Djerba via Tamezret
I Ghorfa -gli antichi granai
Simbolo della cultura berbera di questa zona del deserto sud Sahariano, i Ghorfa sono degli edifici con cellula granaio a pianta rettangolare fino a 4 piani che i Berberi usavano prevalentemente per immagazzinare cereali e altri alimenti. Anche se la loro natura era solo quella di magazzino, durante i secoli alcuni di essi vennero usati anche come abitazioni; i primi due piani per vivere e gli ultimi due piani per immagazzinare il cibo.
Si presentano come dei veri e propri villaggi, alcuni di essi sono dei complessi con 300-400 cellule granaio. In tutta la Tunisia si contavano più di 3000 Ghorfa. I meglio conservati ed ad i più visitati sono Ksar Beni Barka e Ksar Ouled Soltane. Sconsiglio la visita a Ksar Hadada perchè se pur famoso per essere stato il set di uno degli episodi di Star Wars, non è assolutamente un luogo autentico.
Chott El Jerid – il lago deserto salato
A sud della Tunisia il deserto si colora di bianco! C’è un vero e proprio miracolo naturale: un specchio di sale ed acqua che cambia aspetto con il variare della stagione. Chott El Jerid, meglio conosciuto come il Grande Lago Salato, è una depressione che si estende per oltre 5.000 km² attraverso la P16, la via che unisce Tozeur e Douz. Come successe per il Deserto de Uyuni in Bolvia, ci siamo divertiti a correre in questa immensa distesa e a fare le foto in prospettiva.
Le case Troglodite Berbere
Oltre ai Ksar- Ghorfa ossia gli antichi granai, si nel deserto della Tunisa si incontrano moltissime case troglodite, in particolare nella zona di Matmata. Le abitazioni che caratterizzano questa cittadina sono scavate nel terreno, all’interno delle colline e formate da un cortile a cielo aperto, simile ad un cratere profondo circa 7 metri, dal quale si accede attraverso una galleria dal fianco della collina.
Sono chiamate ”cuore materno” per la loro forma e perchè costituiscono un ventre terreno entro cui vivere, essere protetti dal gran caldo e custodire ogni attività familiare. All’interno vive una sola famiglia al massimo con la famiglia del loro primogenito. Si lavorano cereali, si produce olio e pane.
Villaggi Berberi in collina
Douiret, Toujane, Matmata e altri ahimè sconosciuti, sono i villaggi berberi sperduti nel meraviglioso paesaggio lunare. Molti villaggi sono stati distrutti e abbandonati a seguito dell’alluvione del 1969 in cui piovve per 26 giorni di seguito. Qui sembra che tutti si sia fermato a tanti anni fa. Alcuni di questi villaggi scavati nella roccia e ormai erosi dal vento sono completamente disabitati, luoghi fantasma che mantengono un fascino unico. Altri hanno una manciata di famiglie che vi abitano ed è proprio in questi casi che il contatto con queste persone vi lascerà un segno indelebile. Tra tutti, quello che più mi ha colpito è stato Guermesse, un villaggio disabitato arroccato su una collina a cui si accede tramite una strada in salita. Molti la paragonano alla nostra Civita di Bagnoreggio. Interessante anche la città di Chenini, ancora abitata e la meglio conservata. Da qui, effettuando un trekking di un’oretta che costeggia la collina e offre delle panoramiche mozzafiato, si arriva a valle alla Moschea dei 7 Dormienti. Una moschea semplicissima, spoglia nel bel mezzo del deserto, legata ad una leggenda di sette cristiani perseguitati, ritenuti dei “grandi santi” dai musulmani del luogo, per alcuni fatti miracolosi compiuti all’epoca.
Dune del Sahara Tunisino
Tra le tante zone in cui dominano le dune di sabbia, quelle di El Bibane a Medenine, vicino la Libia sono le più frequentate e adatte per le vostre escursioni. In fuoristrada 4×4, oppure su una tavola per sandboard, in groppa ad un dromedario o semplicemente a piedi effettuando dei trekking le dune del deserto tunisino saranno l’esperienza più adrenalinica di tutto il viaggio.
La Medina berbera di Tozéur
La medina di Tozeur è naturalmente la parte più antica della città, che è rimasta immutata dal XVI secolo. È piuttosto piccola, ma è una delle medine più belle mai viste fino ad ora! È formata da un paio di strade coperte e che incrociano alcune piccole piazze, ed è nota soprattutto per la sua architettura tradizionale unica che utilizzava mattoni e proiezioni sulle facciate degli edifici, formando una caratteristica decorazione geometrica, tipica dei tappeti berberi.

La mura della Medina di Tozeur è interamente ricamata con motivi berberi. Gli stessi motivi li ritroviamo nei loro tappeti
Le rose del deserto
La rosa del deserto è una formazione minerale comune nei paesi desertici.
Di colore che sfuma dall’arancione al giallo-ocra è un aggregato di cristalli di gesso che si forma in ben determinate condizioni ambientali e climatiche. Ne troverete ovunque sui banchetti di venditori ambulanti o nelle botteghe dei souk; ma se avete degli ottimi drivers sapranno portarvi in alcuni punti del deserto in cui potrete raccoglierle da soli e senza alcun problema riportarle in Italia. È permesso ciò, senza alcun problema.
Canyon de Midès
Si tratta di un’oasi di montagna, a Midès, situata a sud della Tunisia, a una sessantina di chilometri da Tozeur. Si presenta con pareti di roccia stratificata, sagomati dall’erosione che serpeggia tra le pareti di pietra. Ocra e rosa sono i colori predominanti. Uno scenario minerale che arriva al suo massimo splendore con le luce del tramonto risplende al tramonto, accentuando ancor più il contrasto tra la roccia nuda ed i rari ciuffi di vegetazione, palme o acacie.
Cosa mangiare nel deserto della Tunisia
Quando sarete per il deserto della Tunisia, non siate pretenziosi, e lasciatevi servire quel che per loro è il pasto abituale dei pastori nomadi. La pasta di datteri marfoussa, la minestra Tchiche a base d’orzo o Chorba di agnello. Stufati di carne e verdure cotti in anfore di terracotta. Pane e cous cous. Tutto condito con del buon olio di oliva. La tunisia è tra i pirmi 3 paesi al mondo (Spagna e Italia) nella produzione dell’olio d’oliva. Vi inviteranno ad assistere alla preparazione del famoso pane del deserto, cotto nella sabbia calda sotto un letto di cenere e di braci. Sorseggiate il tè rosso, molto forte e zuccherato. E per le grandi occasioni, il cous cous con la carne di montone.

Questa è una struttura ripresa e ristrutturata da un gruppo di donne berbere che fanno accoglienza. Un luogo molto tranquillo dove vieni accolto con gentilezza e dove puoi gustare un’ottima cena tradizionale, tutto in puro stile berbero