NON è MAI TROPPO TARDI! Intervista a Trip’N’Roll
Trip’N’Roll – It’s Never Too Late
Quanto volte sentiamo o leggiamo storie di chi “lascia tutto e parte per un lungo viaggio”. Ed insieme alla curiosità c’è sempre anche un nostro dubbio se sia realmente possibile farlo. Beh, si … è possibile! Ho scoperto “la storia di due sognatori che non vogliono arrendersi ad un’esistenza già scritta, in partenza per il giro del mondo dopo aver spezzato le catene dell’abitudine”. Andrea e Federica, due milanesi allo sbaraglio, una coppia in viaggio. “ Trip’N’Roll “, oggi li ospito con immenso piacere su Shake your free life e con una piccola intervista potremo fare un pezzo di mondo insieme a loro.
La storia di due sognatori …
Tutto è cominciato da una loro foto su Instagram, una delle tante che scorrono ogni giorno davanti ai nostri occhi. Poteva risultare bella e interessante tanto quanto molte altre ma … mi sono fermato a leggere di chi fosse perché c’era qualcosa che mi incuriosiva. Non erano le semplice “belle foto” da viaggio, ma si trattava di un’esperienza, uno stato d’animo, un desiderio che traspariva dall’immagine. Da quella foto veniva fuori qualcosa che un po’ apparteneva anche a me.
1. Sono colpito dal vostro nome e motto :” Trip’N’Roll – it’s never too late”. Cosa c’è dentro, quale significato?
Trip’N’Roll nasce dall’unione delle nostre due più grandi passioni, viaggiare e il rock, inteso non solamente come genere musicale ma come una vera e propria mentalità, “una vita rock’n’roll” come ci piace chiamarla.
It’s Never Too Late è il nostro motto, vogliamo dimostrare e ricordare a tutti che non è mai troppo tardi per cambiare la propria vita se si è infelici, non stiamo dicendo che sarà una strada semplice ovviamente, ma non esistono scuse, se vuoi puoi, un passo alla volta arriverai alla meta.
2. A tutte le persone che solitamente chiedono come si fa a viaggiare senza lavorare, io rispondo chiedendo invece come si fa solo a lavorare senza viaggiare. Cosa è scattato in voi a tal punto da lasciare tutto e partire?
È stato un processo lento (e doloroso), ci insegnano sin da piccoli che l’unico stile di vita possibile sia studia-lavora-compra casa-aspetta la pensione, e dopo tanti anni la nostra mente fa davvero fatica a dissociarsi da quest’idea, e scattano paure (infondate), ansia e paranoia. Nonostante fossimo infelici, annoiati dalla routine e sognassimo una vita libera e ricca di avventure, ci sono voluti due anni per decidersi a fare il primo passo, il più difficile, abbiamo dovuto toccare il fondo emotivo, quando ormai restare fermi faceva più paura che mollare tutto e partire, arrivati a quel punto tutto ha preso vita.
3. “Trip’n’roll” è solo un viaggio (spero per voi lungo tutta la vita) o un progetto?
Trip’N’Roll è più di un viaggio, è una vera e propria ricerca della felicità, un progetto per arrivare a vivere la vita che abbiamo sempre desiderato. Non sappiamo ancora dove ci porterà, l’unica cosa certa è che un domani vorremmo che il nostro lavoro ci permetta di continuare a viaggiare, ovvero la cosa che amiamo di più. Da fuori può sembrare una vacanza ma noi lavoriamo tantissimo per raccontare il nostro viaggio creando foto, video, articoli, e restare attivi sui social, il tutto continuando ad organizzare i nostri spostamenti, capire dove andare, cosa vedere e stando sempre attenti a non superare il budget di 15 euro al giorno a testa. È un’esperienza stupenda ma molto faticosa, se non si è motivati come noi potrebbe essere addirittura troppo per molte persone.
4. In quale parte del mondo vi siete sentiti più a casa e in quale invece, avete trovato difficoltà?
Al primo posto nel nostro cuore c’è sicuramente il Giappone, un Paese che sembra appartenere ad un altro pianeta. La mentalità, la gentilezza, la grazia e la cultura dei giapponesi ci ha fatto innamorare, non siamo potuti restare molto a causa dei costi elevati ma stiamo già pensando di dedicargli un viaggio a parte, magari di qualche mese, una volta che avremo terminato il giro del mondo.
Il Paese con cui invece non è scoccata la scintilla è stato la Cina. Abbiamo trovato moltissima maleducazione, chiusura mentale, smog, sporcizia e difficoltà di comunicazione, inoltre i pochissimi giorni di visto concessi dal Consolato hanno reso tutto ancora più stressante. Diciamo che il primo incontro è andato malissimo ma ci siamo ripromessi di tornare un giorno, dopotutto ogni cosa nella vita merita una seconda possibilità.
5. Quale è il vostro stile di viaggio? Prenotate e programmate tutto prima della partenza?
Completamente improvvisato e lo adoriamo! Per anni, costretti dai canonici 15 giorni di ferie, dovevamo programmare il viaggio nei minimi dettagli per ottimizzare il poco tempo a disposizione, ma ora che siamo tornati ad essere gli unici padroni del nostro tempo non abbiamo nessuna fretta di organizzare in anticipo un itinerario, anzi decidiamo al momento, ci fermiamo e ripartiamo in base a quello che ci va di fare, è meraviglioso!
6. Una cosa da tenere sempre nello zaino quando si viaggia?
Un ottimo paio di scarpe. I piedi diventeranno il vostro principale mezzo di trasporto, camminerete più in un mese di viaggio che in un anno a casa, e il più delle volte con uno zaino sulle spalle. Fate un piccolo investimento prima della partenza, per noi sono state la spesa più grande, insieme, ovviamente, allo zaino che diventerà la vostra casa.
7. Una cosa da tenere sempre in mente quando si viaggia …
Tanta, tantissima pazienza. Dovete tenere a mente che il resto del mondo vive in modi completamente diversi dal vostro, pensa, ragiona e agisce in base a ciò che la loro cultura gli insegna, ma voi siete gli ospiti, quindi rispetto, calma e pazienza sempre e comunque. Per non parlare poi delle infinite ore di attesa sul ciglio della strada, alle fermate degli autobus, nelle stazioni o negli aeroporti, anche qui la pazienza sarà la vostra migliore alleata.
8. C’è una cucina locale che è piaciuta di più?
Senza ombra di dubbio la cucina giapponese, non intendiamo i sushi all-you-can-eat che spopolano da noi, ma la vera tradizione culinaria che abbiamo avuto modo di conoscere solo una volta entrati nel Paese del Sol Levante, fatta di zuppe, verdure di ogni tipo e pesce freschissimo.
9. Se venissi a cena da voi di Trip’N’Roll, ovunque voi siate nel mondo, quale piatto preparereste (e chi dei due cucinerebbe)?
Purtroppo non saresti molto fortunato perché entrambi non siamo dei maestri ai fornelli, nonostante l’insuperabile cucina delle nostre mitiche mamme del sud e la nostra smisurata passione per il cibo. Ma se venissi da noi ti prepareremmo una bella carbonara, sarà che dopo una anno lontano dall’Italia la sogniamo anche di notte!
10. Attualmente siete in Asia … poi, dove dovremo venirvi a cercare?
Per Trip’N’Roll il grande e primo capitolo “Asia” sta per concludersi, arriveremo a fine novembre in Australia dove passeremo per la prima volta il Natale in spiaggia in costume da bagno, per poi ripartire all’inizio del 2019 verso le Americhe, la seconda enorme parte di questo pazzesco giro del mondo.
11. Un saluto agli amici di Shake your Free life
Grazie di cuore per il tempo che ci avete dedicato! Il consiglio più grande che possiamo darvi è di non arrendervi ad un’esistenza già scritta, potete essere e fare qualunque cosa vogliate, non chiedete il parere degli altri perché non vi capiranno, vi assicuriamo che il primo passo è il più duro dopodiché la strada sarà tutta in discesa, ma cominciate subito senza perdere altro tempo, fate di tutto per rendere straordinaria la vostra vita!
Dopo questa intervista a Trip’N’Roll sono ancora più convinto che non è mai troppo tardi per ripensare la propria vita, per stupirsi e per essere veramente felici di fare ciò che abbiamo nel cuore. Che non è mai troppo tardi per osare e non rimanere con quel dubbio che “se ci avessi provato magari ci sarei riuscito!” . Che non è mai troppo tardi per per decidere di prendere per mano la propria vita e condurla dove tu, solo tu veramente vuoi andare!
Grazie Andre e Fede
Io credo che i sogni belli, ma veramente belli come quello di Trip’N’Roll vadano sostenuti, specialmente se affrontati con la sincerità di Andrea e Federica. Pertantose volete, offritegli un caffè! (clicca la foto)
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belle queste interviste:D